[…]E se ormai anche la Suprema Corte di Cassazione ha stabilito che il delitto Fortugno è certamente un delitto da definirsi “politico-mafioso”, perchè non chiedere all’On. Maria Grazia Laganà Fortugno se era a conoscenza di chi fosse il referente politico dei due imputati come mandanti dell’omicidio del marito?
Si parla tanto del consigliere regionale subentrato a Fortugno, Domenico Crea, tra l’altro attualmente non indagato. Ma perché nessun cenno al fatto che sia la vedova di Franco Fortugno sia lo stesso Crea hanno sponsorizzato la medesima lista – una delle due – della Margherita alle scorse elezioni provinciali di Reggio Calabria?
Una contraddizione di non poco conto[…]
(Aldo Pecora, da “Il Quotidiano della Calabria” del 23 luglio 2007)
