CINQUEFRONDI – Spiacevole incidente ieri sera davanti all’abitazione del leader del movimento “Ammazzateci tutti” Aldo Pecora a Cinquefrondi.
Due giovani uno con il volto nascosto ed un altro con una coppola calabrese in testa calata sugli occhi armati di telecamera hanno aspettato Pecora sotto la sua abitazione con la scusa di fargli un’intervista stile “le iene” la nota trasmissione di Italia Uno che aveva come oggetto la vicenda della proprietà della casa riconducibile ad una presunta cosca di Polistena. Ovviamente tra Pecora ed i due giovani telecronisti è scoppiato un diverbio che ha attirato l’attenzione dei genitori di Pecora e del fratello più piccolo.
Il padre preoccupato è sceso subito in strada cercando di allontanare i due giovani reporter mentre la madre telefonava ai Carabinieri.
In pochi minuti una pattuglia della stazione di Cinquefrondi è giunta sul posto ed ha fermato i due giovani che si sono presentati come giornalisti.
Ma quando i militari dell’Arma gli hanno chiesto il tesserino dell’ordine hanno detto di non essere iscritti.
A quel punto i carabinieri li hanno invitati in caserma per identificarli. I due giovani hanno dichiarato che lavorano per Radio Gru, un’emittente che ha sede presso un noto centro commerciale di Siderno. Notizie che i carabinieri nella serata di ieri hanno cercato di verificare.
Subito dopo il diverbio il padre di Aldo Pecora si è sentito male ed è stato trattenuto per accertamenti in ospedale a Polistena.
Resta da capire le ragioni per le quali i due “inviati” che sono giunti sotto casa di Pecora con una Ford grigia e che hanno lasciato con il motore accesso e con uno degli sportelli aperti. La visione di questi particolari ha indubbiamente allarmato il giovane leader di Ammazzateci tutti che appena tre giorni fa aveva ricevuto un messaggio intimidatorio rinvenuto sul parabrezza della sua auto con alcuni bossoli di pistola per terra.
Michele Albanese
(da “Il Quotidiano della Calabria” del 23/02/2012)
