Inizia una nuova, bella, avventura: da oggi scriveró per “CheFuturo!“, la nuova web-zine ideata e diretta dal vulcanico Riccardo Luna. Racconteremo storie di persone normali, che fanno cose normali, per rendere l’Italia un Paese normale.
Parto da me. Buona lettura.
Avevo sei anni. Anzi, sei anni e mezzo (quando sei bambino ci tieni a specificarlo quel “e mezzo“). Ogni sabato, subito dopo il telegiornale, guardavo il programma “Scommettiamo che…” condotto da Fabrizio Frizzi.
Quella sera – non lo dimenticherò mai – in apertura del programma Frizzi e la Carlucci esordirono dando la notizia di quanto era successo nel pomeriggio a Palermo. Il giudice Giovanni Falcone era stato ucciso, e con lui la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo ed Antonio Montinaro. Una strage. Li hanno fatti saltare in aria imbottendo con quattrocento chili di tritolo l’autostrada A29, all’altezza dello svincolo di Capaci.
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