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Tanto tuonò, che piovve.

Clemente Mastella e consorte Sandra Lonardo

(foto “La Stampa”)

Che dire, potrei iniziare parafrasando un po’ di latino macche-irinico: de Mastellibus non est disputandum… De Magistris numquam.
Devo dire che da cittadino italiano prima che da calabrese ho provato quasi un orgasmo nel vedere le lacrime in Parlamento del povero Clemente Mastella, il perseguitato numero uno dalla magistratura italiana.
Mannaggia a questi magistrati impiccioni mannaggia, prima se la prendono con Fassino, D’Alema e Consorte (vedi Forleo a Milano), poi con il leader dei Ds calabresi Nicola Adamo e consorte (parlo di Enza Bruno Bossio, suo “moglio”, indagata assieme alla marita dal Pm di Catanzaro De Magistris) ed ora, questi pavidi magistrati estremisti, si scagliano contro il mite agnello sacrificale della Casta dei politici, Clemente alias Transformer Mastella e la di lui consorte, la signora Sandra Lonardo, in atto Presidente del Consiglio regionale della Campania.
L’amico Marco Travaglio mi ha girato in copia una lettera inviata a Beppe Grillo, leggetela e… Stay tuned!



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