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Fintech Five: il figlio prediletto di Alibaba supera Goldman

Gigantesco round del braccio finanziario di Alibaba, i numeri di N26, l’aumento di capitale di Coya, Fabrick e l’open banking: ecco cosa è successo nel mondo della finanza innovativa in sette giorni

Fintech Five: il figlio prediletto di Alibaba supera Goldman

Il Founder di Alibaba, Jack Ma

Il Founder di Alibaba, Jack Ma

#1. Il braccio finanziario di Alibaba vale più di Goldman Sachs (e punta alla IPO)

Ant Financial, il colosso finanziario di Jack Ma controllato da Alibaba, ha chiuso un round di raccolta fondi in cui ha rastrellato 14 miliardi di dollari, una tra le cifre più alte per un gruppo non quotato. La società è valutata di conseguenza oltre 150 miliardi di dollari. Questo significa che Ant vale più di Goldman Sachs e di BlackRock, le cui capitalizzazioni sono pari rispettivamente a 87,8 miliardi di dollari e a 87,6 miliardi. Ant Financial ha sede a Hangzhou, Cina, possiede il sistema di pagamenti online Alipay ed è il principale gruppo non bancario a concedere prestiti nella seconda economia al mondo.

Con l’ultimo round di investimento è diventato l’unicorno con la valutazione più grande al mondo. Il gruppo sta raccogliendo capitali in vista di una quotazione che potrebbe esserci già quest’anno, sia sul mercato cinese che all’estero. Secondo il Financial Times, Ant Financial ha ricevuto capitali da GIC e Temasek, Khazanah, Baillie Gifford, Canada Pension Plan Investment Board, Warburg Pincus e General Atlantic.

 
N26

i cofounder di N26 Valentin Stalf e Maximilian Tayenthal

#2. Il primo miliardo di N26

N26, la banca per smartphone, conta un milione di clienti e registra oltre 1 miliardo di euro di transato al mese. A comunicarlo la stessa società. Il traguardo dei 500 milioni di clienti era stato raggiunto 9 mesi fa. La banca, nata in Germania nel 2015 e progettata per stare sul display del telefono, è operativa in 17 mercati europei tra cui l’Italia. Gli utenti sono però di 174 nazionalità diverse. Il 59% dei clienti è su iPhone, mentre il 41% usa dispositivi Android. La base utenti cresce a una media di 2.500 al giorno, fa sapere N26, che punta a raggiungere i 5 milioni di clienti entro il 2020. Per centrare l’obiettivo, la banca ha preannunciato l’ingresso nel mercato statunitense e in quello britannico entro la fine dell’anno.

 
Peter Thiel (credits CCN.com)

Peter Thiel (credits CCN.com)

#3. Thiel mette gli occhi (e 30 milioni) su una insurtech europea

Valar Ventures di Peter Thiel ha guidato il round da 30 milioni di dollari di Coya, startup insurtech, basata a Berlino. È il secondo investimento di Valar nella società. Valar aveva partecipato a un round di finanziamento da 10 milioni lo scorso agosto. 

Coya, fondata nel 2016, ha in programma di costruire un prodotto assicurativo integralmente digitale e dedicato ai Millennials.

#4. Arriva Fabrick, la piattaforma italiana per l’open banking 

Tra le tante novità presentate alla Money2020 conference di Amsterdam, da segnalare il battesimo di Fabrick, la nuova piattaforma di Open Banking del Gruppo Sella. Si tratta di una sorta di “upgrade” di Platform, il “supermercato” di API (Application Programming Interface. Spiegato alla zia: sono “pezzi” di codice, di programmi, che possono essere utilizzati per “parlare” con altri prigrammi) lanciato dal gruppo bancario biellese nella primavera del 2017.

Un anno dopo e in piena operatività della nuova direttiva europea Psd2, sotto la guida del CEO Paolo Zaccardi l’anima “tecnologica” di Platform cresce e diventa il cuore di Fabrick Platform, aggregando attorno a sé diversi attori dell’industria fintech e bancaria, tra i quali Hype, Vipera, Kubique. In altre parole, punta a fare ecosistema, proponendosi come “un modello collaborativo e aperto tra banche, fintech e terze parti, attorno a cui sviluppare la nuova competizione-collaborazione tra banche e servizi finanziari”.

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#5. Ripple corteggia le Università

Ripple, startup che sta dietro alla criptovaluta che porta lo stesso nome, ha donato 50 milioni di dollari a 17 università per velocizzare l’adozione della tecnologia blockchain. I fondi saranno distribuiti tramite il programma University Blockchain Research Initiative, lanciato per rispondere alla crescente domanda di lavoro legata al blockchain e alle criptovalute come il Bitcoin.

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