Brutte notizie per il nuovo esperimento fintech di Mark Zuckerberg. A poco più di una settimana dell’introduzione del nuovo servizio di pagamenti digitali via WhatsApp, il Brasile ha emesso un provvedimento con il quale ne ha disposto la sospensione.
La Banca centrale brasiliana, in un comunicato ha affermato che la misura è volta a “preservare un ambiente competitivo adeguato” nello spazio dei pagamenti mobili e di garantire “il funzionamento di un sistema di pagamento intercambiabile, veloce, sicuro, trasparente, aperto, economico”. Rivelando di non aver avuto l’opportunità di analizzare il servizio di pagamento di WhatsApp prima del suo lancio.
Pagare con WhastApp
Dopo le prime sperientazioni durate circa due anni in India, Facebook (società proprietaria di WhastApp) in concomitanza con la pandemia del Covid-19 aveva deciso di correre più veloce e guadagnare un vantaggio competitivo nel mercato dei pagamenti digitali.
La promessa dell’azienda, da quando ha depositato istanza per divenire anche istituto di moneta elettronica, è sempre stata quella di aiutarci “spedire e ricevere soldi sarà semplice come condividere delle foto”. E in effetti Facebook Pay su WhatsApp consente, in buona sostanza, di collegare un conto corrente, una carta di credito o debito, un account PayPal, favorendo lo scambio di piccole somme di denaro tra persone ed il pagamento di acquisti in negozio (sostanzialmente replicando il funzionamento di un POS digitale).
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Mark Zuckerberg presenta il servizio di pagamenti con WhatsApp
Così Visa e Mastercard hanno fermato WhatsApp
Proprio a causa del collegamento con altri servizi bancari e finanziari è stato possibile bloccare istantaneamente la fruibilità del servizio agli utenti brasiliani, dove le banche hanno chiesto a Mastercard e Visa, che sono tra i partner di pagamento per WhatsApp, di sospendere il trasferimento di denaro attraverso l’app di messaggistica. La mancata ottemperanza all’ordine comporterebbe multe e sanzioni amministrative.
Facebook ha dichiarato che al momento non stava imponendo alcuna commissione agli utenti brasiliani per l’invio o la ricezione di denaro tra persone, mentre le aziende che rivevevano pagamenti stavano pagando una commissione de 3,99%.
