Twitch, la popolare piattaforma di web streaming (dal 2014 parte del gruppo Amazon), ha sospeso il Presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump, per “condotta odiosa”.
Il ban, arrivato due settimane fa dopo molteplici segnalazioni da parte degli streamers (che avevano segnalato alcuni video per razzismo), aveva creato un importante precedente, dai risvolti non solo tecnologici.
Bandendo Trump, Twitch sembrava indicare un messaggio chiaro: nessuno è al di sopra delle regole. “Come chiunque altro, i politici su Twitch devono aderire ai nostri Termini di servizio e alle Norme della community”, aveva affermato, con un comunicato, l’azienda. “Non facciamo eccezioni per i contenuti politici o degni di nota e agiremo sui contenuti che ci vengono segnalati che violano le nostre regole”.
Adesso, però, la piattaforma è ritornata sui suoi passi ed ha riattivando l’account del Presidente americano precedentemente bannato.
La domanda è quanto a lungo Trump potrà durare su Twitch.
