Economia, lavoro, tecnologia, politica, finanza, nell’anno uno della pandemia. Cosa ci aspetta nel 2021? 🤫
Una puntata speciale per capire cos’è cambiato davvero e cosa ci porteremo dietro nell’anno pandemico numero uno.
In studio Aldo V. Pecora, con Alessio Nisi e Giancarlo Donadio.
Mentre ancora eravamo intenti a salutare con entusiasmo il 2020, un anno “tondo”, importante, eccetera eccetera, qualcosa stava lentamente modificando probabilmente per sempre le nostre abitudini. Infatti, in poco più di due mesi il modo di vivere dell’intera umanità ha subito un cambiamento di paradigma.
Abbiamo provato a raccogliere le parole e i fatti-simbolo del 2020 (ASCOLTA IL PODCAST):
- Bugo
- Coronavirus
- Wuhan
- Codogno
- Paziente zero
- Lockdown
- Covid
- Pandemia
- Tampone
- Positivo
- DPCM
- Comitato Tecnico Scientifico
- Mascherine
- Sanificare
- Assembramenti
- Distanziamento sociale
- Plexiglass
- Immuni
- Congiunti
- DaD
- smart working
- Cotticelli
- coprifuoco
- zone rosse
- Recovery Fund
- Mes
- Paesi frugali
- cashback
Cosa ci lasciamo alle spalle (le notizie del 2020)
Il 2020 è già entrato nei libri di storia come l’anno della pandemia: il racconto degli ultimi 12 mesi si è concentrato principalmente sulla narrazione del contagio. Ma non solo
CORONAVIRUS
Il 23 gennaio 2020, il governo cinese, a causa di un’epidemia di un nuovo ceppo di coronavirus, ha messo in quarantena la metropoli di Wuhan, e successivamente ha ampliato il provvedimento a quasi tutta la provincia di Hubei. La più grande quarantena mai disposta nella storia umana per estensione e numero di persone coinvolte. A settembre il conto dei decessi mondiali a causa del Covid ha superato un milione. Alla fine del mese i contagi mondiali erano oltre 33 milioni.
LOCKDOWN
A Marzo esplode il Covid-19 in tutto il mondo e viene dichiarata la pandemia con la scelta del lockdown in diversi Paesi del mondo (tra cui l’Italia).
“IMMUNITA’ DI GREGGE” (SE, LALLERO)
Il virus colpisce duramente il Regno Unito, che però inizialmente si pone in controtendenza rispetto agli altri grandi paesi del mondo: è la teoria scelta dal governo di Boris Johnson è quella che mira al perseguimento della cosiddetta “immunità di gregge”, ovvero, lasciar esporre la popolazione al contagio, preparandosi anche a “a veder morire i vostri cari”. Dopo aver contratto lui stesso il virus il premier cambia idea e mette in lockdown l’intero paese.
PAPA FRANCESCO
Da parte sua, ad integrare gli sforzi di governi e medici e alimentare un sentimento di speranza è intervenuto anche il Papa, impartendo la benedizione urbi et orbi e concedendo l’indulgenza plenaria globale in una Piazza San Pietro completamente deserta.
SPACE X
Il 30 maggio 2020 rappresenterà l’alba di una nuova era delle missioni spaziali: è l’inizio ufficiale dei voli commerciali spaziali andata/ritorno. Per la prima volta a portare in orbita (e riportare sulla terra, due mesi dopo) due astronauti della Nasa diretti verso la Stazione Spaziale Internazionale ci pensa un’azienda privata, la SpaceX del visionario imprenditore Elon Musk.
ASCOLTA I COMMENTI DI ALDO, ALESSIO E GIANCARLO NEL PODCAST INTEGRALE
BLACK LIVES MATTER
A giugno, mentre continuava a infuriare la pandemia, hanno preso a dilagare le proteste anti razziste per l’uccisione di George Floyd per mano della polizia di Minneapolis, proteste e marce che continuano ad incendiare strade e piazze anche purtroppo con saccheggi e devastazioni. Le proteste sono arrivate fin sotto la Casa Bianca.
TRUMP
Il 3 novembre si sono svolte le elezioni presidenziali negli Stati Uniti e Donald Trump è stato scalzato dalla Casa Bianca dal democratico Joe Biden.
MARADONA
Il 25 novembre è morto Diego Armando Maradona.
(E nel 2020 abbiamo detto addio anche a Morricone, Proietti…)
ALIBABA
Alla fine di ottobre la spettacolare IPO di Ant (valutata 35 miliardi di dollari), il braccio finanziario di Alibaba, a un solo giorno dalla quotazione, è saltata. Jack Ma, l’imprenditore cinese all’origine della fortuna tanto di Alibaba che di Ant, ha dovuto fare pubblica ammenda e scendere a patti con il governo di Pechino. Poche settimane dopo, è stata la stessa Alibaba, la grande piattaforma di Ecommerce, a finire nel mirino dell’Antitrust: semplicemente “troppo grande”.
GOOGLE IN DOWN
Il 14 dicembre Google si è fermata, e con lei mezzo mondo. Tutto in tilt, tecnicamente “in down”: dal portale video Youtube, al servizio cloud, dalla posta elettronica al servizio di videchiamate Meet (usato in tutta Europa per la DAD). “Problema di autenticazione, abbiamo risolto”, ha liquidato sommariamente il colosso di Mountain View.
“GUFI” SULLE GAFA
Le autorità antitrust federali e statali americane si preparano a intentare altre cause contro Facebook e Google. Le autorità stanno preparando altri quattro casi contro le due società californiane entro la fine di gennaio e indagheranno se i giganti della tecnologia abbiano abusato del loro potere rispettivamente per dominare la ricerca e la pubblicità e per dominare i social media.
Anche Apple e Amazon sono sotto esame da parte dei funzionari dell’antitrust. La Federal trade commission ha indagato su Amazon e l’utilizzo della sua piattaforma contro i concorrenti e altri venditori sul suo sito. Il Dipartimento di giustizia ha anche esaminato l’uso da parte di Apple del suo App Store per possibili pratiche anticoncorrenziali.
Diamo i numeri
Quanti negozi ha ucciso il virus?
L’effetto combinato del Covid e del crollo dei consumi del 10,8% (pari a una perdita di circa 120 miliardi di euro rispetto al 2019) ha spinto alla chiusura oltre 390.000 imprese del commercio non alimentare e dei servizi di mercato nel 2020, fenomeno non compensato dalle 85.000 nuove aperture. Questa la stima sulla nati-mortalità delle imprese del commercio non alimentare, dell’ingrosso e dei servizi dell’Ufficio studi di Confcommercio, secondo cui, pertanto, la riduzione del tessuto produttivo nei settori considerati ammonterebbe a quasi 305.000 imprese (-11,3%).
Il Covid ha avuto anche i suoi effetti “positivi”…
ASCOLTA IL PODCAST
Cosa aspettarci (trend e scenari per il prossimo anno)
VENTURE CAPITAL
All’inizio dell’estate il quadro clinico delle startup europee era tutt’altro che rassicurante: investimenti bloccati, incertezza legata alle conseguenze economiche della pandemia, rischio di fallimento per almeno 4 aziende innovative su 10. Ma almeno in questo settore, questo annus horribilis ci riserva una buona notizia. Il report “The State of Tech” 2020 redatto come ogni anno dal fondo di venture capital Atomico, uno dei più grandi in Europa, mostra come tutta l’industria tecnologica europea sia riuscita invece a beneficiare in modo tangibile della spinta alla digitalizzazione innescata dalla crisi del Covid.
Nonostante investimenti in calo in alcuni dei maggiori mercati, come la Germania, le proiezioni indicano investimenti totali per 41 miliardi di dollari. È una cifra record, che supera abbondantemente i circa 38 miliardi raccolti nel 2019, a cui si aggiunge un altro dato positivo: 18 aziende, nel corso dell’anno, hanno raggiunto e superato una quotazione superiore al miliardo di dollari.
BREXIT
Il primo gennaio per il Regno Unito sarà Brexit. Quale sarà l’impatto in particolare per Londra e la, considerata per decenni il centro finanziario dell’Unione europea grazie alla libera circolazione dei capitali. Che cosa succederà con la Brexit? Si apriranno nuove opportunità di business? Sicuramente i centri finanziari britannici saranno costretti a ripensare la propria posizione nel mercato globale.
CINA
La Cina, il paese in cui è nato il virus è anche il primo ad averlo vinto, sebbene il livello di guardia sia ancora alto, con massicce campagne di tamponi anticovid che scattano in zone circoscritte anche con qualche caso isolato. Per questo, secondo gli analisti economico-finanziari che hanno fatto le loro previsioni sulla base dei principali asset manager, il 2021 sarà l’anno del Dragone.
ANSIA
L’attuale momento storico di grande incertezza avrà nei prossimi mesi profonde ripercussioni anche sul nostro benessere mentale. Ne è un esempio il fatto che solo lo scorso settembre ci sono state 1,8 milioni di ricerche su Google per il termine “ansia”, con un aumento del 20% rispetto al 2019. Questo status quo sta portando alla creazione di un ecosistema di prodotti e soluzioni, che escono dal tradizionale mercato sanitario o psicologico e che le persone possano usare autonomamente.
Arrivederci nel 2021!
